Esiste un termine specifico per descrivere perché il gatto mangia la cacca (sua o quella di un altro animale) e, sebbene non sia necessariamente pericoloso per il gatto, è probabile che sia inaccettabile per te. Questo comportamento del gatto che mangia le sue feci si chiama coprofagia.
Questa particolare condizione, di solito si verifica nei cuccioli, poiché imitano il comportamento delle madri che ingeriscono gli escrementi dei loro cuccioli. Tendenzialmente, i cuccioli superano questa fase man mano che crescono. D’altra parte, se questo comportamento dovesse verificarsi nell’età adulta del gatto, potrebbe essere dovuto a un problema patologico o funzionale. Esistono tre tipi di coprofagia:
Le cause di questo disturbo non sono molto chiare agli scienziati. Diversi esperti hanno proposto varie spiegazioni, ma nessuna si è dimostrata corretta o del tutto errata. Alcuni specialisti suggeriscono che una dieta del gatto particolarmente povera, fanno avere al gatto il bisogno di mangiare una maggiore quantità di cibo, di produrre più feci, per poi mangiarle, in quanto l’animale ritiene che sia la sua razione mancante di cibo.
Un’altra causa è la possibile presenza di parassiti interni come la tenia, motivo per cui il gatto non assorbe nutrienti e vitamine. Il gatto cerca istintivamente altri animali per i nutrienti necessari e si ritrova a mangiare le sue feci con i parassiti.
È importante tenere conto del comportamento errato che i proprietari dei gatti assumono, poiché, se il muso dell’animale viene strofinato sulle feci come segno che ha fatto qualcosa di sbagliato, succede che li mangiano per evitare un altro rimprovero.
Allo stesso modo, anche altri problemi del gatto come: stress, noia, depressione o abbandono possono causare questa azione. In ogni caso bisogna fermare in qualche modo l’animale poiché in questo modo potrebbe solo imbattersi in parassiti e batteri come ad esempio il pericoloso Toxoplasma gondii, responsabile della toxoplasmosi.
Alcuni esperti ritengono che la coprofagia si verifichi più frequentemente negli animali che vivono in ambienti relativamente aridi e poveri, sono spesso confinati in piccole aree o ricevono poca un’attenzione dai loro proprietari.
La coprofagia nei gatti è rara, ma può verificarsi. Dato che la coprofagia è un comportamento che è sono ben compreso, fermare i gatti in questa abitudine, potrebbe richiedere l’assistenza di un esperto nel comportamento animale che lavora individualmente con il proprietario e il suo animale domestico.
In generale, la punizione cioè quella che viene direttamente da te, come il rimprovero verbale non è efficace perché il tuo gatto. Con quel tipo di punizione, molti animali imparano ad astenersi dal comportamento quando il proprietario è presente, ma continuano a farlo quando non sono soli. La punizione dopo il malfatto non è mai utile. Gli animali non capiscono di essere puniti per qualcosa che hanno fatto ore, minuti o addirittura secondi prima. Questo approccio non risolverà il problema ed è probabile che generi paura o il gatto diventa aggressivo.
Nel mercato ci sono innumerevoli prodotti per il trattamento della coprofagia. Basterà acquistarlo affinché l’animale possa superare definitivamente questa pratica che di solito è molto spiacevole per l’uomo. Basta rivolgersi al proprio veterinario di fiducia.
Fonte: Amoreaquattrozampe.it
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