Contrariamente ai cliché convenzionali, che lo vedono esclusivamente animale da compagnia di alcuni individui che amano la solitudine, i gatti vivono in vere e proprie famiglie numerose. Oltre il 50% dei proprietari di case monofamiliari lo posseggono, mentre la percentuale dimezza tra quanti vivono in appartamento. La convivenza fra gatto e uomo resta ancora uno scambio di reciproci servizi, ma il suo ruolo di cacciatore di topi passa in secondo piano, sostituito dall’amore che l’uomo nutre per il felino e per gli animali in generale. Si pensi che più dell’80% dei gatti vive tra gli agricoltori nelle aree rurali, ma è accolto anche da altre categorie di lavoratori, nelle aree urbane. Nonostante i gatti frequentino ancora pochissimo gli ambulatori veterinari, l’attenzione per la sua salute in Europa e negli Stati Uniti, è in netta crescita., ed è aumentato di conseguenza il numero dei veterinari che vogliono acquisire una competenza specifica riguardo lo studio e la cura dei Felini, creando delle apposite cliniche. L’interesse per il gatto è inoltre testimoniato dalle riviste scientifiche a lui dedicate. Il legame affettivo che lo lega all’uomo, che si credeva impossibile in passato, si evidenzia nell’attribuirgli una posizione simile a quella del cane, da sempre fedele compagno dell’uomo, e visto al primo posto come esemplare da addomesticare compiutamente. La domesticazione del gatto del resto, non si sa quando potrà ritenersi compiuta, poiché implica il monitoraggio della riproduzione dei randagi estremamente difficoltosa ad attuarsi.
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