Lo scopo dell’organizzazione è duplice: fornire riparo e cure amorevoli ai felini rimasti senza casa per via di malattie terminali, incapacità o morte improvvisa dei proprietari e sensibilizzare sull’importanza di pianificare il dopo vita anche per gli animali da compagnia. “Incoraggiamo le persone a fare un piano mentre stanno ancora bene – ha proseguito Jenmarie. Se la gente sapesse ciò che realmente accade… Se si muore e non c’è nessuno a prendere il vostro animale, quest’ultimo viene confiscato, spesso no si sa nemmeno il suo nome. Questa cosa è molto traumatica per l’animale”.
Hearts that Purr salva anche i gatti a rischio di eutanasia e li porta nella sua casa dove attualmente risiedono 22 gatti, divisi in due o tre per camera a seconda del temperamento. Il primo salvataggio dell’associazione risale al luglio del 2013. Molti dei mici sono anziani e hanno bisogno di medicine. Dalyma, la neo arrivata, è la più giovane. Il gatto più vecchio ha ben 17 anni. Quando si porta un gatto l’associazione chiede una piccola donazione, ma nessuno è obbligato a pagare e soprattutto ognuno è libero di donare ciò che può o vuole.
Fonte: La stampa
Powered by WPtouch Mobile Suite for WordPress