Per il suo benessere questo aspetto è molto importante e non va trascurato. Allora cominciamo ad analizzare quali sono i comportamenti normali del gatto domestico (etogramma) in libertà, evediamo se il nostro gatto di casa ha la possibilità di esprimerli.
Come già detto il gatto è un piccolo felino, vivace e molto affettuoso, che ha bisogno di giocare e avere contatti sociali; in libertà trascorre la sua giornata cacciando per 6-8 ore, facendo tanti piccoli agguati (anche 100) di cui naturalmente solo il 10% va a buon fine, ed esplorando un territorio molto ampio.
La caccia è infatti l’attività principale, che non ha solo la funzione di procurare cibo. A questo punto sorge spontanea una domanda: per fare felice il nostro gatto dobbiamo ricostruire un bosco nel nostro appartamento e magari riempire di topolini e altre piccole prede la nostra casa? Naturalmente no! Ma possiamo modificarla in modo da rendere possibili i comportamentri che il gatto avrebbe in natura.
Lo spazio
Partiamo dallo spazio. Come detto il micio si sposta su territori molto vasti (4 chilometri quadrati) e stimolanti, quindi dobbiamo dargli la possibilità di frequentare e utilizzare quanto più possibile il nostro appartamento, lasciandoglielo fruire anche in altezza; in libertà il micio passerebbe da un albero all’altro, ecco così che sarà felicissimo di salire sulle nostre librerie e sui nostri armadi.
Sarà sufficiente fornirgli dei punti di appoggio per le sue arrampicate, e in brevissimo tempo sarà in grado di passare da una mensola all’altra senza far cadere nemmeno uno dei nostri preziosi soprammobili. Se poi siamo così fortunati da possedere un terrazzo, chiudendo con della griglia gli eventuali passaggi pericolosi e dotando di una porticina (gattaiola) la porta finestra di accesso,faremmo la gioia di qualsiasi gatto.
Per rendere più interessante la nostra casa forniamo ai nostri amici posti in cui nascondersi, per esempio lasciando sparse per casa buste di carta come quelle che ci danno nei negozi di abbigliamento, oppure scatoloni che prendiamo al supermercato quando facciamo la spesa: ognuna di queste cose rappresenterà per il micio una novità da esplorare e da conoscere, fornendo un ambiente sempre nuovo e divertente.
Il suo territorio
L’importanza del territorio non è solo legata all’attività di esplorazione, ma ha una funzione sociale molto più rilevante: infatti il gattino quando cresce trasferisce il legame di attaccamento dalla madre al territorio, ed è per questo motivo che quando abbiamo portato a casa il nostro micio, lui ha cominciato subito a strofinare il suo musetto su mobili, stipiti delle porte e su altri oggetti presenti.
Questo comportamento ha l’importante funzione di “marcare il territorio”. Infatti nel muso, ma anche in altre parti del corpo, si trovano delle ghiandole deputate alla secrezione di specifiche sostanze – dette “feromoni” – che hanno un’importante funzione comunicativa; in particolare queste sostanze vengono deposte ai confini dei campi territoriali, a formare dei sentieri olfattiviche li uniscono e che fanno sentire il gatto a suo agio, insomma “a casa sua”.
I gatti mettono in atto questo comportamento anche sugli essere viventi con cui abitano, comesegno di gradimento: in questo caso gli strofinamenti del micio si chiamano “allomarcature”(marcature diverse, marcature d’altro: dal greco àllos, altro). In pratica è come se il nostro gatto dicesse: – Questo umano o questo cane sono miei amici –.
I campi territoriali
Come abbiamo accennato, i gatti dividono in campi territoriali la nostra casa, in pratica essi fanno una sorta di mappatura dello spazio a loro disposizione e lo dividono in base all’attività che vi svolgono. Ecco quindi che abbiamo:
Le marcature e il gioco
Le marcature, oltre che tramite strofinamento, avvengono anche con le graffiature. Per aiutarlo a scegliere i “luoghi giusti” ed evitare danni all’appartamento, è necessario offrire al gatto dei dispositivi da marcare sufficientemente attrattivi, altrimenti rischiamo che sia preso di mira il nostro divano.
Se il gatto in libertà trascorre la sua giornata a caccia, come facciamo a soddisfare questa sua esigenza nel nostro appartamento? Naturalmente attraverso il gioco! Infatti la sequenza comportamentale tipica della caccia – e cioè puntare, strisciare, correre e balzare sulla preda – viene messa in atto dal micio casalingo verso qualsiasi oggetto che lo possa stimolare.
Allora educhiamolo fin da piccolo a dirigere quest’attività verso giochini adeguati come palline (di carta stagnola, da ping pong, etc.), tappi di sughero, topolini finti, piume legate a uno spago,evitando di utilizzare le nostre mani o i nostri piedi; nella scelta prestate attenzione alla qualità dei giochini, è importante che non ci siano parti aguzze o taglienti con cui lui possa ferirsi.
Passatempi
Oltre a tutti questi giochi che utilizziamo per far divertire il nostro micio, è importante fornirgli alcuni passatempi anche quando noi non siamo in casa: per questo scopo esistono in commercio distributori di cibo secco (ad esempio palline da riempire di bocconcini – il micio giocando fa rotolare la pallina, dalla quale, attraverso alcune aperture, fuoriesce il cibo), oppure più semplicemente possiamo prepararne noi alcuni molto divertenti.
Essendo la caccia un’attività così importante per il benessere del nostro amico, se noi la simuliamo con il gioco, come dobbiamo nutrite il nostro gatto? Deve mangiare a orari fissi? Assolutamente no! Anche per quanto riguarda il pasto dobbiamo creare una situazione il più simile a quella naturale. Infatti in libertà il gatto si nutre di piccole prede (topolini, lucertole, cavallette) assumendo numerosi (fino a 15-20) piccoli pasti.
La pappa a disposizione
Quindi la pappa deve essere lasciata sempre a disposizione; per evitare deterioramento, il cibo da privilegiare è quello industriale secco. Possiamo fornire più punti di accesso al cibo, ponendo diverse ciotole in vari punti della casa. E’ molto importante fornire anche acqua fresca. A questo proposito sono molto utili i distributori d’acqua a fontana che si trovano in commercio, studiati apposta per mantenere l’acqua sempre pulita e corrente: vi sarete accorti che il vostro micio, quando aprite il rubinetto, arriva di corsa per bere l’acqua fresca e corrente.
La toilette
Per finire, occorre parlare della toilette del nostro micio. Anche in questo caso pensiamo a come si comporterebbe se fosse libero di uscire all’aperto: deporrebbe feci e urina in diversi luoghi, normalmente su terra morbida e facile da scavare, in modo da ricoprire le proprie deiezioni. Ricordiamoci che il gatto è sì un predatore, ma anche una preda, perciò nascondere i propri escrementi è fondamentale per la sua sopravvivenza. Ecco quindi che dobbiamo fornirgli delle cassette igieniche (minimo due e da mantenere pulite) con all’interno della sabbia piuttosto fine, sistemate in luoghi tranquilli della casa.
L’arricchimento ambientale
Concludendo, possiamo pensare che per rendere la nostra abitazione confortevole e adeguata allo stile di vita del nostro micio, dobbiamo fare una piccola rivoluzione, cioè dobbiamo operare quello che, in termini tecnici, viene definito arricchimento ambientale: fornire gli stimoli corretti in modo da rispecchiare le necessità etologiche del nostro gatto. Le regole basilari sono molto semplici: proponete ogni giorno giochi diversi senza lasciarli sempre a disposizione, nell’effettuare i cambiamenti prima aggiungete la cosa nuova e poi togliete la vecchia, infatti per i mici vige la regola: “Mai togliere ma sempre aggiungere”. E vedrete che avrete un gatto felice!
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