Insonnia? Curiamola con il gatto

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Ha scritto il sociologo Jean Baudrilland: “Soltanto il gatto lascia sulla sabbia o sul letto l’impronta totale del suo corpo addormentato. L’uomo non sa abbandonarsi alla forma del suo corpo, in modo da poter provare un abbandono totale.” Sono parole che riflettono una grande verità: il micio ha la straordinaria capacità di addormentarsi praticamente ovunque e di lasciarsi completamente assorbire da un sonno davvero ristoratore. Deve per forza agire così perché è un atleta, e anche il semplice giocare è per lui una prova di massima efficienza fisica e quindi deve recuperare le energie spese.

I gatti trascorrono i due terzi della vita dormendo. E il loro sonno è da tempo materia di studio e viene utilizzato come modello per quello umano. Le ricerche hanno rivelato che quando è addormentato il gatto attraversa due fasi di sonno: quello leggero e il sonno REM, proprio come succede alle persone. Ed è stato anche accertato che i gatti sognano moltissimo. Non soffrono certo di insonnia e allora cosa c’è di meglio che osservarlo e cercare di capire il suo segreto per rilassarsi. Non è la prima volta che il nostro micio ci insegna qualcosa. Come ha detto lo scrittore M. Malloy: “I cani ci insegnano ad amare. I gatti ci insegnano a vivere.”

Il micio non prende mai sonno all’istante. Prima di dormire mette in atto una serie di rituali, di azioni precise che ripete tutte le volte che sente di aver bisogno di dormire e che hanno una specie di potere ipnotico capace di calmarlo e rilassarlo. Prima di tutto mangia. Sa bene che con lo stomaco pieno è più facile addormentarsi. Possiamo fare la stessa cosa anche noi. In molti infatti consigliano uno spuntino prima di coricarsi. A differenza dei gatti, noi facciamo anche i conti con il peso o la forma fisica e abbiamo paura di non smaltire dormendo e di finire con l’ingrassare. Per questo è meglio mangiare qualcosa di proteico, con pochissimi carboidrati, come ad esempio uno yogurt. In secondo luogo, il micio si muove molto lentamente, senza scatti ne corse. Sembra quasi appesantito ma in realtà sta predisponendo il corpo al riposo. Sceglie con cura il luogo dove dormire, vi si accomoda adagio, senza fretta, assaporandone la comodità. E infine si dedica alle lunghe operazioni di pulizia, composte da gesti ritmici e ripetitivi che alleviano la tensione.

Se soffriamo di insonnia, stabiliamo anche noi dei ritmi prima di prendere sonno. Muoviamoci adagio come fa il gatto e cerchiamo di fare sempre le stesse cose: facciamo una doccia calda, indossiamo biancheria pulita fragrante di bucato, teniamo le luci basse che non infastidiscono gli occhi, leggiamo qualche pagina di un buon libro. Il giorno dopo potremo dire: ho dormito come un gatto.

ROBERTO ALLEGRI