l gatto e lo stress: come accorgersi se il proprio gatto è sereno?

Potrebbe sembrare strano parlare di stress nel gatto in quanto questo termine, di uso comune, viene di solito usato nei confronti dell’essere umano impegnato in una vita frenetica e piena di impegni che poco ricorda quella del gatto domestico. Nello studio del comportamento animale si distingue lo stress dallo scarso benessere animale. Spieghiamoci meglio:

Con il termine stress si intende l’esposizione a condizioni spiacevoli con effetti negativi, di solito si tratta di esperienze limitate nel tempo;

Il concetto di benessere animale invece è più ampio perché prende in considerazione tutti i bisogni propri della specie e solitamente viene valutato tenendo conto dei comportamenti espressi dall’animale.

Sono molte le situazioni che possono essere definite stressanti per il nostro gatto: i cambiamenti dell’ambiente di vita, un viaggio in auto, la visita per la vaccinazione, la somministrazione di farmaci sono solo alcuni esempi. Ovviamente non possiamo garantire ai nostri animali una vita senza stress ma, con alcuni accorgimenti, possiamo limitare l’intensità e la durata dello stimolo che causa stress, riducendo in tal modo gli effetti negativi dello stesso.

Come posso accorgermi se il mio gatto è sereno?

Ci sono alcuni campanelli d’allarme che possono farci capire se il nostro gatto sta vivendo un periodo non felice. Vediamoli insieme nei dettagli.

La soddisfazione dei bisogni è il primo passo per limitare lo stress.

Sembrerà banale ma soddisfare i bisogni di specie è un ottimo punto di partenza per garantire un certo livello di benessere animale e limitare lo stress al nostro gatto.

L’ambiente ha una notevole importanza per il nostro gatto. Diventano quindi molto rilevanti, la presenza di luoghi dove potersi isolare rilassandosi lontano da attenzioni non volute, la possibilità di fare attività fisica (attraverso l’uso di giochi adatti o del tiragraffi o arrampicandosi su mensole e mobili), il posizionamento corretto della lettiera.

Anche le interazioni con gli esseri umani giocano un ruolo fondamentale nel benessere del gatto. Evitiamo di prenderlo in braccio forzatamente, educhiamo i bambini a rispettare il gatto mentre riposa. Stimoliamolo coinvolgendolo, secondo i suoi ritmi, nelle nostre attività ed evitiamo di “metterlo da parte” se in casa arriva un altro animale o un bambino.

Alcuni consigli per minimizzare le brutte esperienze.

Il gatto marca con i feromoni il suo ambiente strusciandosi sugli angoli dei mobili, sulle porte ed effettuando graffiature in zone che lui considera particolari. Aiutiamolo a sentirsi “a casa” non pulendo con detergenti aggressivi i primi 20-30 cm dei mobili a partire dal pavimento, mettiamogli a disposizione un tiragraffi nel posto dove lui tende a farsi le unghie.

Se cambiamo i mobili, traslochiamo o tinteggiamo casa possiamo utilizzare i feromoni sintetici per aiutarlo nel momento critico.

Se introduciamo un nuovo animale facciamolo gradualmente ricordandoci che il gatto non è un animale sociale obbligato e che potrebbe non gradire molto il nuovo arrivato.

Quando dobbiamo somministrare dei farmaci o fare qualcosa che al nostro gatto potrebbe risultare spiacevole (come ad esempio pulire le orecchie o pettinarlo) evitiamo di farlo nel luogo in cui dorme o di catturarlo quando è nella lettiera. Cerchiamo invece, per quanto possibile, di fare le cose con calma, senza usare le maniere forti, e di premiarlo quando sta tranquillo.

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