LA LEGGENDA DEL GATTO DI MAN

il Gatto dell’Isola di Man. Più che di una fiaba si tratta in realtà di una serie di leggende, tutte risalenti a tempi antichissimi e tutte in grado di spiegare, in modo più o meno fantasioso, la caratteristica più importante di questa particolare specie di gatto: l’assenza della coda.

La leggenda più antica vuole che il Manx – questo il nome vero della razza – una volta avesse una coda lunga e folta e che l’abbia persa durante il Diluvio Universale. Cercando di salvarsi la vita, il felino balzò infatti sull’Arca di Noè proprio mentre le porte si stavano chiudendo, mozzandosi così la coda.

Secondo un’altra leggenda, invece, la causa della peculiarità del Manx è da ricercare nell’usanza dei soldati dell’isola di adornare i propri elmi con le code dei gatti dopo aver vinto una battaglia, mentre altri ritengono che sia stato il cane, invidioso della bellezza del collega, a menomare il felino con un morso.

▶ La storia

Il gatto dell’Isola di Man, conosciuto anche come Manx o Kayt Manninagh o Stubbin in lingua mannese è una razza felina caratterizzata da una naturale mutazione della colonna vertebrale. Questa razza di felini è perciò caratterizzata dalla mancanza della coda o per la presenza di una coda di dimensioni ridotte rispetto alle altre varietà di gatti.

Altra caratteristica del gatto di Man è la struttura delle zampe: quelle posteriori sono più lunghe di quelle anteriori conferendo al gatto un profilo ed un andamento caratteristico, ben distinguibile dalle altre razze di gatti.

Il gatto di Man può essere presente in due diverse varietà di lunghezza di pelo. Esiste una varietà con pelo lungo, ed una a pelo corto.

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