La storia a lieto fine di Mitzi, il “gatto più grasso della Gran Bretagna” riportato quattro volte al rifugio
L’hanno adottata e riportata al rifugio per animali ben quattro volte. Ma ora per la gatta Mitzi è arrivata una buona notizia: ha finalmente trovato una casa. La micia non è passata inosservata non solo per i suoi rifiuti, ma soprattutto per il suo peso esagerato: quando è arrivata per la prima volta al Woodside Sanctuary di Plymouth, nel Devon, come randagia pesava 7,7 chilogrammi.
La felina, soprannominata “il gatto più grasso della Gran Bretagna” , è stato poi sottoposta a una rigida dieta scendendo al peso di 5.3 chilogrammi. «È una gatta molto dolce – spiega la responsabile del rifugio Helen Lecointe -. Speriamo davvero che abbia trovato il suo finale da fiaba».
Mitzi è stata salvata dal Woodside Sanctuary nel 2017 e lo staff ha ammesso che lei è stata “estremamente sfortunata” nella sua ricerca di una casa per sempre.
«Tutti fatti sempre molto tristi – spiega la signora Lecointe -. Una volta è morto il proprietario, una volta sono cambiate le condizioni nella famiglia in cui viveva e un altro ancora il proprietario si è ammalato gravemente».
I nuovi proprietari di Mitzi avevano deciso di adottarla, ma non sono stati in grado di prendersi cura di lei in una casa in affitto. Così il personale del rifugio si è offerto di prendersi tenerla fino ad aprile, quando i suoi proprietari potranno trasferirsi in una casa di proprietà.
Helen Lecointe ha detto che il rifugio ha ricevuto offerte da tutto il mondo dopo che la storia di Mitzi è diventata virale sui social network: «Volevano adottarla dagli Stati Uniti, dalla Svezia e dal Medio Oriente, ma ora siamo contenti di aver trovato un proprietario che la conosce già e la ama», ha affermato la signora Lecointe.
«È molto insolito per un gatto essere restituito costì tante volte, ma purtroppo lei è stata molto sfortunata». Nessuno sa con certezza come la gatta di nove anni sia diventata così “pesante”, ma il personale del rifugio pensa che sia stata nutrita da persone in diverse case.
«Come tutti i gatti, sembra che abbia avuto molto successo nell’adottare la gente – spiega la signora Lecointe -. Nessuno la possedeva ma tutti le davano da mangiare».