La straordinaria sensibilità dei gatti

I gatti sono esseri straordinari. Ognuno dovrebbe possederne uno in casa.

Il gatto è un profondo “conoscitore” del Feng-Shui.

Forse non tutti lo sanno ma il gatto è un profondo “conoscitore” del Feng-Shui, l’antica disciplina cinese, oggi molto in voga, che spiega come disporre gli ambienti nelle abitazioni in modo da raggiungere l’armonia e usufruire delle energie positive. Si tratta solamente di avere fiducia nella straordinaria sensibilità del gatto. I suoi sensi, infatti, come riporta il professor Rupert Sheldrake, del Clare College di Cambridge, nel suo libro “I poteri straordinari degli animali” (Mondadori, 2000), gli consentono di avvertire i campi magnetici ed elettrostatici, gli ultrasuoni e persino le reti di energia sotterranea, quelle che gli esperti chiamano “nodi di Hartmann” e che possono risultare nocivi alla salute. Perciò, osserviamo il micio con attenzione quando sceglie il luogo dove schiacciare il pisolino. Se evita un certo posto della casa, quello potrebbe essere sicuramente il meno indicato dove posizionare il letto o la scrivania a cui si lavora. Se invece la sua preferenza va ad un divano, una poltrona o una particolare sedia significa che potrebbero essere posizionati in un punto privo di “influenze” negative e quindi salute più adeguato anche al nostro benessere.

IN ANTICHITA’

In antichità, gli iniziati (Gli allievi che sarebbero diventati coloro che dovevano sondare le profondità del pensiero filosofico) avevano un metodo ben preciso per sapere dove mettere i loro mobili e i loro letti nella disposizione della casa: usavano i gatti per stabilirlo. Una volta decisa l’abitazione, si svuotava completamente di tutte le sue cose. Si facevano entrare i gatti e si aspettava qualche giorno.  Il gatti infatti sono in grado di captare le energie  negative e positive, nei giorni in cui i gatti e i cani venivano lasciati dentro la casa, gli iniziati dovevano soltanto osservare quello che sarebbe poi successo. Non avendo ne un appoggio ne un punto più comodo di una altro, essendo la casa completamente vuota, il gatto “era portato” a scegliere un posto unicamente in base a quello che “sentiva”…

In particolar modo dove esso si “aggomitolava” era tenuto molto in considerazione (le energie formano sempre o vortici o spirali a prescindere dal tipo). Se quel posto veniva scelto “più volte” come punto per dormicchiare e riposare, veniva considerato per buono e marcato. Dopo alcuni giorni di continua osservazione, l’iniziato ormai conosceva bene i punti chiave quindi dove il gatto, risiedevano più spesso.  A questo punto si era pronti ad allestire casa.