Troppo amore, troppe attenzioni questo, secondo alcuni esperti, non farebbe altro che accrescere le nostre aspettative nei loro confronti, con il risultato di stressarli. Lo ha detto chiaro e tondo uno studioso con tanto di pedigree, John Bradshaw, direttore dell’Istituto di Antrozoologia della Università di Bristol. Intervenuto sulla Bbc per presentare la docu-fiction Cats, in onda a ottobre sulla tv di stato britannica, ha osservato che i proprietari di gatti, oggi, chiedono loro troppo in termini emotivi, finendo per metterne a rischio l’equilibrio psicofisico. Secondo l’esperto, l’escalation tra felini di patologie come cistiti e dermatiti – disturbi con una forte componente psicologica – sarebbe la spia di questo malessere diffuso.
“Trattiamo i nostri gatti come fossero cani, senza capire che la loro natura è diversissima. Crediamo che, come il cane, il gatto sia totalmente addomesticato, ma non è così. Evolutivamente, è ancora a metà strada da un animale selvatico. Insomma, i più pretendono di trattare i loro gatti come fossero cani, costringendoli in un certo senso a snaturare la loro natura. Dice Bradshaw: “Facciamo l’errore di pensare che i gatti debbano rispondere alle nostre manifestazioni d’affetto ogni volta che vogliamo. Alcuni lo fanno, tanti no”.
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