Le volontarie di Pavia trasformano un cantiere abbandonato in un ostello per i gatti

Ostello dei gatti al posto del cantiere abbandonato di un ex hotel

Ciò che hanno fatto alcune volontarie di Pavia è davvero meraviglioso: hanno trasformato un cantiere abbandonato in un ostello dei gatti. Grazie a loro tantissimi mici hanno trovato un posto sicuro in cui stare e ricevono amore e cibo a quantità. L’Hotel Chalet a Certosa di Pavia è diventato un meraviglioso punto di ritrovo per i gatti randagi. Il cantiere che sorge accanto al noto monumento cistercense, è abbandonato. I lavori si sono fermati e non sono mai stati ripresi.

E proprio per questo, gli spazi che erano destinati alla struttura ricettiva, oggi ospitano dei pelosetti speciali. Le volontarie hanno creato un vero e proprio ostello e tutti i gatti ne sono così entusiasti tanto che passano molto più tempo nelle vicinanze o all’interno. La struttura era completamente disastrata: la vegetazione aveva ricoperto pareti e portoni, ma questo non ha fermato le volontarie! Da un cantiere abbandonato, si è ricavato un posto sicuro per i mici sfortunati che da mesi possono sentirsi a casa.

All’interno dell’ostello dei gatti non manca proprio nulla. Ci sono tutti i comfort che un micio dovrebbe avere. Infatti ci sono ciotole colorate, pappe, giochi e cucce a castello. Angela e Anna, le volontarie che hanno fatto tutto ciò sono davvero molto contente.

Abbiamo creato uno spazio accogliente e amorevole per loro. Ogni giorno veniamo a pulire, sistemare le brandine e a dar da mangiare ai gatti come se fossero ospiti di un hotel. Si tratta di una colonia felina riconosciuta dall’Asl di Pavia, ogni gatto ha una propria “carta d’identità” ed è intestato ad Anna”, spiegano le volontarie.

Ormai i mici che vivono in questo posto non sono più dei randagi, ma dei veri e propri ospiti dato che godono di un servizio di pensione completa. Spesso anche i cittadini passano di lì per fare qualche carezza ai gatti, perché ormai sono diventati una vera attrazione. Vivono da re e regine ed è solo grazie alle due donne speciali!

di Giulia Ranalletta

fonte: www.ilmiogattoeleggenda.it

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