L’intelligenza del gatto.

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L’intelligenza del gatto, emozioni, processo decisionale, apprendimento

Secondo recenti studi il cervello del gatto elabora le emozioni in modo molto simile a quello umano, con un emisfero cerebrale grande e sviluppato, che permette di distinguere alcuni colori, forme geometriche,  riesce ad interpretare alcune emozioni umane , come la gioia, la tristezza, la rabbia o la paura. Se pensate che il vostro gatto sia in grado di riconoscere il vostro umore, allora avete ragione, lo fa. Il processo decisionale è molto simile al nostro.

La sua indipendenza, la sua ribellione, la sua autonomia, la sua protesta per il rimprovero sono tipiche di ogni creatura umana, come la gelosia e la diffidenza con gli estranei. Ma una volta che hanno preso fiducia sono una fonte inesauribile di tenerezza e di complicità. I gatti imparano attraverso l’osservazione dei “rituali”, se ad esempio ogni qual volta andiamo a letto mettiamo i vestiti su una sedia e poi chiudiamo la porta lasciandolo da solo, lui associa quel gesto alla solitudine imparando che ogni volta che succede quel “rituale” rimane da solo. Dall’osservazione del comportamento umano, con molta perseveranza nei tentativi, il gatto impara in modo diretto a fare determinate cose, come aprire le porte o accendere le luci. Il gatto ha un’ottima memoria.
L’intelligenza dei gatti è ovviamente molto pratica e diretta, poiché non sono in grado di fare astrazioni, quindi ciò che fa è solo per ottenere una conseguenza diretta.
Come per i bambini anche per il gatto il gioco favorisce l’apprendimento e aiuta a sviluppare il suo potenziale intellettivo, i suoi giochi preferiti sono le palle colorate, i fili che scorrono sul pavimento o volano in aria, il nascondino.