Fonte Unione Sarda (servizio di Sonia Gioia)
Il ragazzo, oltre a dar loro da mangiare, ha già provveduto a sterilizzare tutte le femmine del branco e continua a pagare le spese nel caso in cui si ammalino. Dall’anno scorso la colonia è regolarmente riconosciuta e i gatti censiti. Erano circa una ventina, oggi ne sono rimasti otto.
Una battaglia quella del giovane isilese incominciata intorno al 2016, quando ci sono stati i primi avvelenamenti. Bocconcini, polpette, teste di pesce sparse in prossimità della colonia esattamente nel cortile di un gruppo di palazzine nel quartiere popolare di Montanuddu, un pericolo non solo per i gatti ma anche per i bambini e per i cani. Da allora sono state decine le denunce fatte da Massimiliano, diversi i sopralluoghi da parte dei veterinari della Asl che hanno accertato gli avvelenamenti. L’ultimo intervento delle forze dell’ordine stamattina che, insieme ai veterinari, hanno verificato quanto sta succedendo.
Massimiliano ha cercato di arginare il problema installando delle telecamere di sorveglianza che però ha rimosso quasi subito, sollecitato dai vicini di casa. Sabato mattina è prevista la visita dei responsabile dell’Enpa (ente nazionale protezione animale). “Spero di avere aiuto” ha detto il ragazzo “così potrò sterilizzare anche i gatti maschi”.
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