Chi possiede un gatto sa bene che uno dei modi che il micio utilizza più frequentemente per comunicare con noi è il miagolio. Non esiste però solo un tipo di miagolio ma, al contrario, il gatto ha sviluppato la capacità di adattare il suo miagolare per ottenere da noi risposte diverse. Sembra addirittura che il gatto abbia appreso che il suo miagolio risveglia nelle persone un atteggiamento di cura in quanto tale suono assomiglia al pianto di un neonato.
Vediamo insieme alcuni modi di miagolare del gatto:
Nel primo video, trovate degli esempi:
[VIDEO 1 ]
il primo è un gattino che trovandosi in difficoltà cerca di richiamare la gatta; il secondo è una richiesta di cibo da parte di gatti adulti, il terzo è un saluto.
[VIDEO 2 una richiesta di cibo da parte di gatti adult]
Nel prossimo video ci sono 2 esempi di una “chiacchierata” tra gatti e umani e di una chiacchiera tra gatti.
Miagolare per esprimere stati d’animo
Il miagolio non è solo un linguaggio: attraverso esso il gatto esprime emozioni e stati d’animo.
Oltre al miagolio, come ho già spiegato nell’articolo “Capire il gatto: impariamo a leggere il linguaggio del corpo”, vanno osservate anche la postura e le espressioni facciali. Con il miagolio il gatto può esprimere paura, disagio o fastidio. In caso di paura o disagio il gatto emetterà dei miagolii profondi e prolungati, come se provenissero dalla gola. Se invece è infastidito, allora il miagolio sarà secco. Nel prossimo video vedrete due gatti che esprimono paura, il terzo micio esprime disagio alla vista della mano minacciosa, mentre l’ultimo esprime fastidio per il contatto non voluto. Vi invito a NON fare queste cose con i vostri gatti!
Un altro miagolio particolare lo possiamo vedere in un gatto intento ad osservare fuori dalla finestra. In questo caso emetterà dei brevi miagolii ripetuti, in quanto nella sua mente è intento a cacciare la preda. Lo potete osservare nel prossimo video.
Ci sono gatti più miagolosi di altri, gatti che miagolano flebilmente, in modo quasi impercettibile, gatti che si lanciano in veri e propri vocalizi degni di un soprano, gatti con una voce molto stridula, a tratti gracchiante. Ma che dire dei gatti completamente silenziosi? Se il gatto non miagola più, da cosa può dipendere?
Se il gatto di recente è stato colpito da una malattia respiratoria, per un po’ di tempo, anche dopo essersi ripreso, potrebbe continuare a non miagolare. L’infezione alle vie respiratorie può infatti spingere il gatto a non miagolare del tutto o a miagolare impercettibilmente. Anche la presenza di un polipo può incidere sullo stimolo del gatto a miagolare.
A volte il problema può essere di natura comportamentale. Ad esempio, se abbiamo appena adottato un gattino randagio o un gatto che ha subito dei traumi in passato, potrebbe stare in silenzio volontariamente, come strategia per non farsi notare ed evitare ulteriori soprusi, proprio come quando in passato era costretto a stare ben nascosto.
Se il gatto non miagola ed ha anche l’alito cattivo, è il segnale spia di una malattia sottostante: oltre ai polipi e ad un’infezione batterica delle vie respiratorie, citati sopra, potrebbe trattarsi di malattie dentali, tumori o corpi estranei infetti in bocca o nella gola che possono aver danneggiato i tessuti circostanti, interferendo con la capacità del gatto di miagolare. Contattate il veterinario per un esame approfondito. L’incapacità del gatto di miagolare va cercata in disturbi a carico della laringe, della lingua e della bocca.
Se invece il gatto non prova nemmeno a miagolare, il problema è meno urgente. Può capitare, oltre al caso sopra citato di gatti che hanno subito traumi, quando introduciamo il gatto in una nuova casa. Dei miei due mici, ad esempio, dopo un trasloco, la femmina ha iniziato a miagolare per lo smarrimento iniziale, mentre il maschio si è chiuso in un religioso silenzio per qualche giorno
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