Pubblicato Giovedì 24 Gennaio 2019 di Marilù Musto sul Messagero
E mentre l’ambulanza portava via il corpo di quell’anziana che viveva sola in un appartamento grandissimo in via Battisti, le lacrime scendevano giù sul volto dei camerieri dei locali e dei negozianti. Anche i poliziotti della sezione volante della questura di Caserta si sono commossi. In realtà, tutti nel rione la conoscevano e la osservavano, ogni giorno, in compagnia dei suoi amici a quattro zampe.
In estate e in inverno era sempre lì, fra via Battisti e via Roma, a dar da mangiare ai piccoli vagabondi che affollano le strade dei ristoranti di via Verdi: quei gattini che ad agosto accarezzano, con le loro code, le gambe dei turisti fermi ai tavoli dei bar e, in inverno, cercano riparo fra i sacchi della spazzatura. Ad accarezzarli, c’era sempre e solo lei: Filomena. Che nella sua borsetta aveva del cibo per i suoi «piccini». Tutti si chiedevano il perchè di questo attaccamento. Tutti tranne lei. Che non amava le domande. E non si chiedeva forse neanche le ragioni della sua passione. Lei, che è stata capace solo di rispetto quei gatti che nessuno voleva. Fino alla fine.
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