Nel rifugio di Berlino i bambini leggono ai gatti traumatizzati

David ha 10 anni. E’ seduto su un cuscino. Sta leggendo un libro. Ad ascoltarlo c’è un’amica: Larissa, una gatta di 12 anni. La micia non è sua, ma vive in un rifugio per animali di Berlino. Il piccolo David è un bambino che ha problemi nella lettura e si è iscritto al progetto “I bambini leggono ai gatti” di Tierheim Berlin. L’idea è semplice: supportare i bambini che hanno difficoltà con la lettura e allo stesso tempo aiutare anche alcuni degli animali del rifugio più traumatizzati a ritrovare la fiducia nell’uomo.

Sin dal suo lancio la scorsa estate, il progetto ha avuto successo: cinque bambini, fra i sette e i dodici anni, si sono già iscritti per leggere ai gatti ogni venerdì per circa 30 minuti. Hanno una stanza tutta per loro dove possono esercitarsi a leggere ad alta voce, lontano da chiunque possa interromperli o correggerli.

Per alcuni bambini imparare a leggere è difficile. Sentono la pressione dagli adulti che li ascoltano e li correggono. Ma ancora una volta, la migliore strada è la pratica. «I bambini hanno  bisogno di qualcuno con cui leggere, e i gatti del rifugio hanno bisogno di qualcuno che si rivolga a loro – spiega Bettina Genée, responsabile del progetto – . Molti gatti hanno subito un trauma e hanno paura. Leggendo ad alta voce, possono avvicinarsi ai bambini e guadagnare fiducia»,

Il personale del rifugio non può permettersi le cure che richiedono tempo per abituare i gatti alle persone. In questo modo, i bambini aiutano gli animali e imparano anche come trattare con i gatti e molto di più sul benessere degli animali: «Gli studi hanno dimostrato che le voci ritmiche sui gatti hanno un potere

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