Perché il gatto smette di mangiare all’improvviso?
Spesso si tende ad incolpare i gatti di essere schizzinosi quando si tratta di mangiare. Ma siamo davvero certi che si tratti solo di un loro capriccio?
Secondo recenti studi sarebbe più corretto parlare di un atteggiamento selettivo dei gatti nei confronti del cibo. Una ricerca condotta dal Monell Chemical Senses Center di Philadelphia ha evidenziato come i gatti abbiano particolarmente sviluppati i recettori del gusto amaro. Questa spiccata sensibilità si sarebbe sviluppata nel corso dell’evoluzione millenaria che ha portato i gatti a riconoscere i cibi per loro tossici, aventi connotazioni principalmente amare, da quelli invece commestibili. La schizzinosità del gatto sarebbe quindi solamente il risultato di un processo evolutivo durato migliaia di anni.
Tenuta in debita considerazione l’evoluzione felina nel tempo, è altrettanto vero che un comportamento di eccessiva selezione di alimenti nel gatto potrebbe essere indotto, anche da noi padroni. Molto sembra dipendere infatti dalle abitudini alimentari che i gatti sviluppano fin da cuccioli, entro i primi sei mesi di vita.
Coloro che sono stati fin da subito nutriti con una maggiore varietà di alimenti hanno più probabilità di accettare una nuova tipologia di cibo senza dare particolari problemi. Al contrario, un gatto alimentato in maniera ripetuta con lo stesso identico cibo, svilupperà comprensibilmente una preferenza verso di esso e sarà più restio davanti a una proposta di cambiamento.
CAUSE
Se il nostro gatto diventa improvvisamente schizzinoso e smette di mangiare, la prima cosa da fare è contattare il veterinario per assicurarci che non ci sia dietro un problema di salute. Una volta esclusa questa possibilità, ci potrebbero essere altre cause che portano il micio a non mangiare.
- Improvvisi cambiamenti nella dieta – il gatto potrebbe prendere male l’introduzione di nuovi cibi nella sua consueta alimentazione. E’ consigliabile cambiare la sua dieta alimentare in maniera graduale, introducendo il nuovo cibo poco alla volta, inizialmente come accompagnamento rispetto al pasto abituale e man mano in quantità sempre maggiori col passare dei giorni (con una contemporanea riduzione del vecchio). Alla fine il micio dovrebbe riuscire a mangiare solamente il nuovo cibo introdotto.
- Stress – Lo stress e l’ansia possono causare l’inappetenza del felino. In questo caso è importante ovviamente determinare la fonte per eliminarla e consentire al gatto di tornare a mangiare normalmente.
- Cambiamenti ambientali o di routine – Il gatto può smettere di mangiare anche per delle novità che modificano le abitudini, come ad esempio una diversa disposizione dei mobili in casa, l’arrivo di un nuovo componente in famiglia, una programmazione dei pasti in diversi momenti della giornata. E’ importante valutare le conseguenze di questi cambiamenti nella vita del nostro micio.
- Cambi stagionali – Ci sono dei periodi in cui i gatti mangiano meno, come in estate. Potrebbe quindi essere opportuno cambiare le quantità e le tipologie di cibo a seconda della stagione.
- Problemi con la ciotola del cibo – Ci potrebbe essere un errato posizionamento della ciotola del cibo, messa da noi padroni in un luogo ritenuto dal nostro gatto poco sicuro, perché magari troppo vicino a qualcosa che lo spaventa, facendogli in questo modo perdere appetito. E’ bene inoltre che la ciotola usata da Micio per mangiare sia ben separata dalla lettiera e dalla ciotola dell’acqua, dato che nella natura e nella mente del gatto le tre azioni per nutrirsi, dissetarsi e riposarsi sono chiaramente distinte. Perché mai confonderlo mettendo tutto in uno stesso spazio ristretto?
- Troppi medicinali – Parecchie tipologie di medicinali possono far perdere appetito al gatto: in questo caso è opportuno avere un confronto medico con il veterinario.
Fonte: Amore a quattro zampe