Incredibilmente, il gruppo più stressato e dai livelli di salute lievemente inferiori rispetto alla media è quello dei solitari, ovvero dei gatti ospitati singolarmente da una famiglia. Si potrebbe pensare che l’assenza di simili in casa li porti a essere maggiormente accuditi e curati rispetto agli altri gruppi, invece il loro livello di tensione è esponenzialmente più alto. Per quale motivo? La risposta è altrettanto incredibile: questi gatti vivono in costante allerta, han continuo timore di essere disturbati e, soprattutto, di essere coccolati. Sebbene l’esperienza delle carezze e delle coccole non sia di per sé ansiogena per i felini – lo dimostrano gesti d’affetto come le fusa – la quantità e la ripetizione continua nel tempo farebbero la differenza. Chi vive in gruppo, non potendo il proprietario rispondere alle necessità dei mici contemporaneamente, è invece più rilassato perché capace di ritagliarsi maggiori spazi di privacy e di tranquillità solitaria.
Nonostante il numero di gatti in un’abitazione non predica il livello di stress di fondo, i ricercatori hanno scoperto come i gatti che vivono da soli, soprattutto di età inferiore ai due anni, sono più stressati rispetto a quelli che vivono in gruppo. L’evidenza svela come il desiderio del proprietario di coccolare il suo gatto può risultare in un’esperienza stressante.
In definitiva, meglio evitare di disturbare il gatto di casa troppo di frequente. Ed ecco spiegato perché, forse, spesso il micio morde quando accarezzato, nonostante le fusa.
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