Ci sono gatti randagi che si avvicinano all’uomo in poco tempo, perché imparano velocemente a fidarsi, o perché sono di indole particolarmente socievole. Addomesticare un gatto di questo tipo sarà sicuramente più semplice, perché è possibile che si abitui più volentieri di altri alla vita domestica e alla presenza degli umani. Dall’altra parte ci sono gatti randagi che impiegano mesi, se non addirittura anni, prima di lasciarsi anche solo sfiorare da chi con amore e costanza li nutre e si prende cura di loro. La tattica è sempre la stessa: cibo, pazienza e perseveranza. E niente forzature.
Alcuni randagi non diventano mai dei veri gatti di casa, ma è assai probabile che nonostante l’indole estremamente indipendente, anche i più irriducibili finiscano poi con l’apprezzare il giardino domestico e le coccole per così dire “a distanza”, perché del buon cibo e un posto tranquillo in cui schiacciare un pisolino non sono cose da buttare via! Un randagio così non sarà quindi facile da addomesticare, ma potrà essere conquistato piano piano con il rispetto della sua natura libera e indipendente. Poi chi lo sa, magari un giorno potrebbe finalmente venirgli voglia di farsi una passeggiatina dentro casa, così, giusto per dare un’occhiata in giro. E se è vero che da cosa nasce cosa…
Se il gatto ha paura
Esiste anche la possibilità che tu ti debba confrontare con un gatto impaurito, e anche in questo caso la sfida è riuscire a conquistare la sua fiducia vincendo la sua diffidenza, cercando di capire il motivo della sua paura. Potrebbe trattarsi di un gatto di casa che si è perso, per cui considera che sicuramente non è abituato all’ambiente in cui si trova ed è disorientato: non è opportuno cercare di avvicinarlo, poiché potresti farlo scappare e metterlo in pericolo, ma è necessario invogliare lui ad avvicinarsi utilizzando del cibo.
Perfino un gatto adottato da poco può essere impaurito appena arrivato in casa, e sta a te conquistarlo a suon di premi, parole dolci e rassicurazioni. Se si nasconde non forzarlo a uscire dal suo nascondiglio, rispetta i suoi tempi e lascialo stare, salterà fuori quando si sentirà più tranquillo. Se ti soffia non cercare di avvicinarlo: lasciagli a disposizione cibo e acqua, una lettiera per i suoi bisogni, crea una cuccia tutta per lui in un posto tranquillo e sicuro, quindi ignoralo e dagli il tempo di calmarsi e di ambientarsi.
Ricorda che in fin dei conti deve abituarsi a una situazione completamente nuova: piano piano vincerà la curiosità e deciderà di esplorare la casa, lasciaglielo fare senza interferire. Prima o poi vorrà dare un’annusatina anche a te, e magari si lascerà anche dare una grattatina dietro a un orecchio.
In tutti i casi, quando si tratta di addomesticare un gatto vale la regola della pazienza: non devi avere fretta o, con tutta probabilità, fallirai.
L’irresistibile tentazione della ciotola
Tuttavia, ricorda che puoi sempre giocarti la carta definitiva, il jolly che con tutta probabilità ti regalerà un successo, ovvero il cibo. Perché – diciamolo – qual è il gatto che sa resistere senza battere ciglio a una ricetta invitante e prelibata? Probabilmente nessuno. Per questo motivo, quando è il momento di addomesticare un gatto è opportuno non dimenticare di offrirgli del cibo: un pasto irresistibile, in particolar modo per il suo sensibilissimo olfatto, ti aiuterà a conquistare prima di tutto la sua attenzione e successivamente la sua fiducia. Per esempio potresti provare a tentarlo con una raffinata sorpresa racchiusa in una morbida Mousse. Sarà il profumo proveniente dalla ciotola (posizionata in un luogo sicuro a metà strada tra te e lui) a tentarlo tanto da convincerlo ad avvicinarsi. Accanto alla ciotola con il cibo lasciagli anche una ciotola di acqua fresca. Vedrai che appena ti allontanerai di qualche passo, lui si avvicinerà alla ciotola per mangiare: tu siediti e resta lì a qualche metro di distanza mentre il tuo nuovo amico assapora il suo pasto delizioso, e lascia che la tua voce gli faccia compagnia.
Ripeti queste semplici azioni giorno dopo giorno, provando via via ad accorciare un pochino la distanza che ti separa dalle ciotole: lui continuerà ad avvicinarsi per nutrirsi. E ricordati che non bisogna mai provare ad avvicinare il gatto a tradimento, ad esempio mentre mangia, perché potrebbe spaventarsi e reagire in modo aggressivo o scappare, e toglierti quel po’di fiducia che con tanta fatica ti sei guadagnato. Bisogna lasciare a lui la scelta e la libertà di avvicinarsi a te, quando e se lo vorrà.