A Dehradun, in India, molti animali randagi a causa della pandemia non hanno più cibo a disposizione. Così un gruppo di ragazzi ha deciso di unire le forze per aiutarli.
Hanno fatto una colletta con i loro risparmi, e li hanno utilizzati per acquistare latte e cibo per gli animali in difficoltà. Ravi Kumar, uno studente di seconda superiore che vive nella zona di Kishanpur, ha detto: «abbiamo deciso di contribuire con i soldi che avevamo a disposizione, perché anche questi animali fanno parte della società e non possono essere abbandonati». Loro sono oltretutto ragazzi che non appartengono a famiglie benestanti. Il padre di Ravi, per esempio, è un cuoco e guadagna circa 6.000 rupie al mese (che corrispondono 74 euro), un altro studente di prima superiore, Nisha Thapa, ha il papà che invece fa l’idraulico. Nisha contribuisce con circa 1000 rupie al mese per dar da mangiare a cani, gatti, mucche e uccelli di varie specie: «Noi dobbiamo prenderci cura di loro perché loro non possono salvarsi da soli».
Dall’inizio del lockdown gli animali randagi delle zone urbane sono infatti stati colpiti duramente dalla crisi. Siccome i ristoranti e i venditori ambulanti erano per loro la principale fonte di cibo, adesso che tutti gli esercizi commerciali sono chiusi la loro sopravvivenza è a rischio. Anche un gruppo di soccorso del Dipartimento Forestale supporta l’iniziativa di questi ragazzi e dona 1.000 rupie al mese per il progetto, e si rende disponibile per il trasporto per gli animali che hanno bisogno di cure mediche.
Ravi Joshi, leader del gruppo di soccorso forestale, ha aggiunto: «è un gesto molto nobile quello che hanno fatto questi ragazzi, e vorrei tanto che noi adulti avessimo lo stesso cuore e la stessa empatia». E in parte è successo: molti residente nelle loro ore libere in questi giorni stanno dando una mano ai ragazzi acquistando cibo per gli animali in difficoltà.
Fonte: LaZampa
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