Si fa presto a dire micio micio Ma se non sai amarlo si annoia
PRIMA regola: sono animali predatori, abituati a cacciare, non soprammobili. Seconda regola: se non possono uscire, attrezzare la casa con giochi che li distraggano. «Proprio perché la natura li dota di un’ incredibile energia hanno bisogno di muoversi e di tenersi occupati in qualche attività. Amarli significa rispettare le loro esigenze». Eccoi punti cardine dell’ incontro “Come convivere serenamente con il gatto” che Laura Borromeo, studiosa del comportamento dei gatti, terrà domani alle 18 per la tradizionale rassegna “Tutti matti per i gatti”, quest’ anno ribattezzata anche “Micione impossibile”, che la Libreria Mursia (via Galvani 24) organizza in occasione della festa del gatto, domenica prossima. A Milano sono quasi 10 mila i gatti registrati e il business che ruota intorno alla loro cura è cresciuto dell’ 8 per cento in un anno. Come mai, nonostante la crisi economica, aumenta la spesa per gli animali domestici? «L’ animale domestico permette di riappropriarsi di un sentimento affettivo che nelle grandi città come Milano è sempre più carente. E poi l’ amore di un gatto o di un cane è incondizionato, come quello di un bambino, nel senso che non è giudicante. Il gatto ama il padrone anche se è grasso o non ha un lavoro… inoltre negli ultimi anni ci sono stati molti programmi tv che hanno mostrato quanto sia divertente, rassicurante e a volte addirittura terapeutico avere un animale domestico». Ed è così? «Sì certo, ma è anche impegnativo». Il gatto però meno del cane. «Questo è uno dei tanti miti che bisogna sfatare. Il gatto non bisogna portarlo ai giardini, ma proprio per il fatto di essere prigioniero in casa per tutta la vita è più impegnativo perché bisogna dedicargli del tempo, farlo giocare. È un essere vivente con tutte le sue necessità, non un peluche. Spesso si pensa che siano animali indipendenti e anaffettivi, invece stringono un rapporto affettivo con il loro padrone davvero forte. Ma perché ciò avvenga bisogna imparare a conoscerli e rispettarli». In casa meglio un solo gatto o sto che continuinoa farlo anche in casa senza però rovinarei mobili». Ma come? «Basta attrezzarsi con dei tiragraffi, che sono meglio del divano. In commercio ce ne sono di molti tipi». I gatti stanno benea casa da soli? «A differenza dei cani non soffrono di ansia da separazione, ma di noia sì. Quindiè importante che abbiano di che distrarsi, altrimenti rischiano di fare dei danni. Oltre a fornirgli una grande varietà di giochi, si può anche nascondere il cibo secco in giro per casa in modo da riprodurre l’ attività preferita dal micio, la caccia. Ripeto, è importante rendersi conto che il gatto ha delle esigenze che vanno rispettate. Non è un animale a cui bastano coccole e cibo»
FONTE: Laura Borromeo