Si salva da un’incidente stradale e dona al Comune un rifugio per gatti malati, è il primo in Umbria
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Dona al Comune un rifugio per gatti malati
Si salva dopo un lungo ricovero seguito a un grave incidente stradale e decide di donare al Comune di Città di Castello un rifugio per gatti malati, l’unico del genere in Umbria. Protagonista della vicenda, Luigi Mario Maggiolini Pescari, un grande amante degli animali conosciuto in città, che oggi ha consegnato le chiavi al sindaco, a Mezzavia di Lerchi.
«Dopo l’incidente – ha spiegato lo stesso benefattore, secondo quanto riferisce una nota del Comune – sono stato tanto tempo costretto in casa, limitato nella mia libertà e solo grazie ai miei numerosi gatti sono riuscito a superare questo momento durissimo. Ho quindi giurato che quando tutto fosse finito avrei fatto qualcosa per questi animali e oggi il mio desiderio si è avverato. L’Oasi felina è per me un sogno che oggi diventa finalmente realtà e non posso che essere felice di aver creato questa struttura per gatti in difficoltà che altrimenti non potrebbero sopravvivere».
La gestione sarà la stessa del canile comprensoriale e la struttura non ospiterà gatti sani , ma solo gatti malati che non sopravviverebbero in ambiente libero. Alla simbolica consegna erano presenti l’avvocato Benedetta Bellini, che ha seguito Luigi Mario in questo progetto, e il progettista Italo Cesarotti: «Il complesso – ha spiegato – corrisponde alle disposizioni pervenute dalla Asl Umbria 1 in quanto legate alla destinazione del presidio (primo della Regione Umbria). Si estende su un’area di 360 metri quadrati completamente recintata con idonea rete e pavimentata in calcestruzzo con finitura al quarzo idonea alla facilità di lavaggio. Proprio per questo la pavimentazione ha diverse pendenze, tutte confluenti su ampie canalette di raccolta dei reflui. All’interno è posizionata una struttura metallica prefabbricata costituita da 5 box, due dei quali destinati al ricovero di animali affetti da malattie infettive e un box per la quarantena (zona infetti), gli altri due box sono destinati al ricovero di gatti non infetti. Le stesse aree esterne di riferimento sono separate».
Fonte: LaStampa