“l’amore per un gatto o qualche altro animale domestico, per una persona, non ha bisogno di occhi, anzi si può trovare anche solo sapendo leggere il cuore, imparando a scoprire la vita in ogni sua parte, vivendola senza paura di sbagliare, di cadere.” Questo vale per tutti, non solo osservando animali con un handicap, ma anche persone con o senza handicap, che lottano ogni giorno per seguire il proprio sogno, ogni giorno. Qualunque esso sia.
Homer è cieco, a causa di un’infezione agli occhi, avvenuta qualche giorno dopo la sua nascita, viene salvato da Gwen, dopo che molti potenziali padroni rifiutarono di prendersi cura di lui, a causa del problema della cecità. Hanno paura che questo problema possa impedire al loro amico a quattro zampe di muoversi in maniera autonoma, insomma di vivere indipendente.
Ma Homer nonostante questo handicap, si dimostra veramente in gamba, tosto, combinandone di tutti i colori, da solo o in compagnia delle sue due sorelle. È come se il suo handicap non esistesse, anzi con il solo senso dell’udito e un acquisito sesto senso riesce a vivere una vita movimentatissima: cattura mosche, una dopo l’altra, salva la sua padroncina da una sgradita visita a domicilio in una notte d’estate, scala con agilità mobili alti circa due metri e, non certo ultimo, impara a usare … la tavoletta del wc!
Immaginando la scena, non si riesce a smettere di ridere, ma allo stesso tempo si rimane meravigliati da tutta l’audacia che questo micione riesce a mettere in ogni impresa che realizza, in ogni cuore umano che incontra regalando attimi di stupore.
Non conosce ostacoli, vive il tutto con un senso di meticolosa curiosità, senza farsi intimidire da niente e nessuno.
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