Strage di gatti a Fontanelle. Appello di Pettinari
METRO News 24
“La strage dei gatti a Fontanelle deve fermarsi immediatamente. Già dallo scorso 7 maggio avevo denunciato questa barbarie e oggi sono convintamente al fianco di tutti quei cittadini coraggiosi che hanno organizzato la fiaccolata del 18 giugno per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo. Ma a quella politica che si è svegliata negli ultimi giorni sulla questione, voglio ricordare che qui i gatti non vengono bruciati per divertimento: sono atti intimidatori ai danni dei cittadini onesti che abitano il quartiere. Sono anni che denuncio atti di violenza nel disinteresse di chi dovrebbe intervenire.
Il quartiere continua ad essere sotto il controllo degli spacciatori e vittima di occupazioni abusive da parte di chi utilizza le case popolari Ater per fini illeciti. Io sono sempre qui a denunciare quanto accade, anche a costo di sembrare ripetitivo, ma credo fermamente che solo tenendo ben fissato il focus della denuncia sulla criminalità si ottenga l’attenzione e quindi, si spera, soluzioni per tutti i cittadini perbene” ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa proprio in via Caduti per servizio, con lui una delegazione di cittadini e degli organizzatori della fiaccolata prevista per il 18 giugno a Fontanelle. “Il quartiere sta tornando indietro di decenni – continua Pettinari – Le occupazioni abusive sono aumentate, ci sono famiglie che detengono il mercato illecito di sostanze stupefacenti e possiedono armi. Alcune zone, come per esempio il parco pubblico, nelle ore serali sono di fatto interdette alla cittadinanza. Far crescere i giovani in ambienti come questo è ingiusto. Anche gli ultimi terribili e raccapriccianti avvenimenti si traducono in un mancato rispetto dei più deboli e della vita stessa.
Qui ci sono baby gang che si alimentano della paura dei cittadini e poi si riversano in altre zone della città procurando disagi e atti di microcriminalità di cui sentiamo fin troppo spesso parlare. “Da tempo chiediamo interventi per risolvere il problema alla radice. Si deve attivare un posto fisso di polizia attivo 24 ore al giorno nei luoghi più sensibili, al fine di scoraggiare azioni criminali e, contestualmente, eseguire un censimento a tappeto in tutto il territorio per capire chi ha i requisiti e le carte in regola per soggiornare nelle case di proprietà pubblica. Regione e Comune devono applicare pedissequamente la legge 96/96 di Regione Abruzzo e procedere allo sfratto immediato di chi utilizza le case e i locali affini per delinquere e assegnarle immediatamente a persone oneste che stanno marcendo nelle graduatorie in attesa di un alloggio. L’applicazione della legge e la buona volontà politica, ma non solo quando c’è il clamore di atti terrificanti, potrebbero dare finalmente ai residenti di Fontanelle un luogo migliore in cui vivere e crescere i propri figli” conclude.