Per i 33 bambini della terza classe della scuola di Bayrakli, Tombi è diventato a tutti gli effetti la mascotte, con tanto di nome votato democraticamente, le vaccinazioni in ordine e l’inserimento del microchip. Tutto sembrava andare per il meglio, quando alcuni genitori hanno iniziato a lamentarsi per la presenza del gattone, accusato di distrarre i bambini e di portare malattie. Ozelm Ivascu, l’insegnante, è stata costretta, con la morte nel cuore, a prendersi il gatto in casa sua, offrendolo in adozione. Ma tutti non avevano fatto i conti con la grinta dei 33 piccoli, che hanno iniziato a protestare prima con le loro famiglie e poi con il direttore dell’istituto.
La storia ha fatto il suo ingresso sui social e da quel momento per i ’nemici’ di Tombi kedi, il gatto Tombi, non c’è più stato scampo. Le associazioni per la difesa degli animali, personaggi famosi, semplici gattari, hanno preso le difese del felino che, a onor del vero, in classe non aveva mai dato fastidio o distratto nessuno. Sul caso è intervenuto niente meno che il ministero per l’Istruzione, che ha disposto il ritorno di Tombi dai suoi compagni di classe, alla faccia di quei genitori che vedevano male la presenza del quattrozampe a scuola e per la gioia dell’amore per gli animali, che stavolta, è il caso di dirlo, è davvero salito in cattedra.
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