Quante volte vi è capitato, con amici o conoscenti, di dire “il mio gatto fa questo”, “il mio gatto si comporta così…” o “al mio gatto proprio non piace…” ? Mi spiace per voi ma avete sempre, e dico sempre sbagliato. Avete sempre sbagliato nel considerare il gatto come vostro, se ci pensate bene ve ne rendete conto, voi siete suoi e non viceversa. Vi dimostro perché:
1) La routine mattutina (ed anche quella serale).
Non vi dispiacerebbe dormire qualche minuto in più, ma le zampe del gatto sulla pancia non rendono la cosa semplice, soprattutto se stanno facendo il pane. Vi alzate, pantofole e prima di andare in bagno riempite le ciotole di croccantini per la sua colazione, poi vi preparate il caffè. Prima di uscire per andare in ufficio, controllate che le ciotole siano sufficientemente ricche di croccantini e d’acqua, onde evitare di trovare una forma di vita in preda alla fame al vostro ritorno. La sera, appena tornate a casa, la vostra prima preoccupazione è preparare il pasto serale del vostro, o dei vostri gatti. Una volta soddisfatte le loro richieste, preparate la vostra cena e mangiate, ma non ad una velocità sufficientemente elevata che vi consenta di raggiungere il divano prima di loro. Certo, voi scegliete il programma da guardare, ma andate a letto solo dopo che lui si sarà alzato dal vostro grembo per andare nella cuccia, al primo sorgere del sole.
2) La scelta del compagno ( o della compagna).
Siete single e vivete con un gatto, o più d’uno. Iniziate a frequentare una persona che ritenete molto interessante e che da “interessante” potrebbe diventare “importante” nella vostra vita. Nasce una relazione. La portate a casa. Anche l’altra persona sostiene di amare i gatti. Un giorno inizia a dire ” il divano è un po’ sciupato e che ci sono molti peli”, “ma devono per forza dormire in camera?”, “credo mi stia venendo un po’ di allergia”. Questa persona, per voi, non è più così “importante” e neanche “interessante”.
3) Il letto
Avete un bellissimo letto matrimoniale. Con materasso ortopedico, doghe in legno e che si alza per poter mettere un sacco di cose dentro. E tre gatti. Passate davanti ad un negozio di arredamento e pensate “certo, se avessimo un letto più grande potremmo stare tutti più comodi”.
4) L’Agenzia Immobiliare
Avete la necessità di cambiare casa, per lavoro o per amore. Mentre guardate gli annunci sul giornale specializzato, la vostra prima preoccupazione non è se sarà sufficientemente grande, bello, spazioso, luminoso, vicino al centro, elegante, signorile, 4, 5, 6 vani, termo singolo, doppi servizi, con garage e cantina. La prima preoccupazione è “c’è posto sufficiente per i miei gatti? e gli piacerà?”.
5) L’Album fotografico
Non importa quanti parenti abbiate, quanti fidanzati o fidanzate avete avuto nella vostra vita. Non importa se avete figli, nipoti, pronipoti belli come il sole. Non ha nessuna importanza se avete girato il mondo visitando le località più esotiche del pianeta, se avete fotografato albe e tramonti ad ogni latitudine. La prima foto che uno vedrà entrando in casa vostra sarà quella del vostro gatto.
Così come troneggia sul cellulare e sul desktop del vostro computer.
6) Il ritorno a casa
È tardi, siete stanchi, dovete scaricare un sacco di cose dalla macchina. La prima cosa che fate appena scendete è guardare verso la finestra di casa vostra che dà sulla strada e salutare con un cenno della mano il vostro gatto che vi guarda, perché sapeva che stavate arrivando.
Bene, fate i vostri conti. Se avete vissuto o state vivendo alcune, se non tutte, queste situazioni, sappiate che il vostro ruolo nel rapporto umano-felino è assolutamente definito.
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