La mamma dei tre cuccioli si chiama Aida e fa parte del progetto di ripopolamento europeo LIFE Lynx,
che da anni si occupa della reintroduzione della lince euroasiatica nei Monti Dinarici e nelle Alpi sudorientali.
Anche quest’anno Aida, una femmina di lince che vive sulle Alpi slovene, ha dato alla luce tre cuccioli. La stagione riproduttiva per molti animali è ormai entrata nel periodo più intenso, per cui gli esperti del progetto europeo LIFE Lynx stavano seguendo attentamente Aida grazie al suo collare GPS. I dati della telemetria mostravano chiaramente che la femmina era da tempo confinata in una piccola area, indicando quindi un potenziale sito di nascita. Causando il minimo disturbo possibile, gli esperti del LIFE Lynx hanno perciò visitato la zona, individuato la tana, e confermato la nascita dei tre cuccioli.
Il progetto LIFE Lynx, che si occupa della reintroduzione della lince euroasiatica (Lynx lynx) nei Monti Dinarici e nelle Alpi Sudorientali, sta quindi dando i suoi frutti. Anche lo scorso anno Aida si era riprodotta dando alla luce tre cuccioli. Erano stati due escursionisti ad avvistare la mamma e i suoi figli durante un’escursione sull’altopiano di Jelovica. Ora si spera che i piccoli crescano sani e forti e che daranno il loro contributo all’aumento numerico della popolazione in natura.
Il progetto LIFE Lynx ha come obiettivo quello di scongiurare l’estinzione della popolazione di linci Dinariche e delle Alpi Sudorientali. La popolazione residente è infatti molto piccola e frammentata e l’isolamento porta gli individui consanguinei ad accoppiarsi tra loro, causando un indebolimento genetico. Proprio per questo il progetto si occupa di ripopolare la specie, attraverso il rilascio degli esemplari provenienti da altre popolazioni, come Aida, rilasciata nella regione della Gorenjska, in Slovenia, a fine aprile 2021 insieme ad altri esemplari: Lenka e Julija, due femmine, e Zois e Tris. Inoltre, per evitare l’alto tasso di consanguineità, i ricercatori del programma LIFE mettono in atto misure per migliorare il flusso genico e quindi la connettività degli habitat e delle varie popolazioni di lince. La popolazione originaria si è estinta all’inizio del XX secolo soprattutto a causa dalla caccia, della perdita di habitat e per la mancanza di prede. Nel 1973 è stata reintrodotta grazie al trasferimento di alcuni esemplari dai Carpazi alla Slovenia, che si sono poi spostati e espansi verso la Croazia, Bosnia – Erzegovina, Austria e anche Italia.
Man mano però, a causa dell’indebolimento genetico, la popolazione ha cominciato a diminuire, motivo per cui è necessario un progetto mirato come il LIFE Lynx. In Italia le segnalazioni sono ancora sporadiche e occasionali, e non sembra essersi stabilito un nucleo riproduttivo. Tuttavia, le osservazioni sulle Alpi si fanno sempre più frequenti e il merito è proprio di progetti di conservazione di successo come questi.
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