Laura trova cinque gattini che hanno perso la loro mamma, ma non può tenerli. Così la ragazza decide di rivolgersi al Comando della Polizia Locale della caserma Nomentana di Roma per ricevere un supporto, ma non si aspettava che gli agenti avrebbero dato vita a una straordinaria catena di solidarietà.
«Troppo spesso, guardiamo il mondo dal microscopico spazio racchiuso nei nostri pregiudizi, nati magari da storie tramandate, raccontate, esasperate. Uno di questi giudizi, abbastanza diffuso, è quello che la Polizia Locale serva a poco o solo per fare multe». Comincia così il post di Laura di Donato, un utente di Kodami che ci ha raccontato una bellissima storia fatta di empatia, consapevolezza, senso civico e «soprattutto umanità!».
Tutto è iniziato quando, poche settimane fa, mentre Laura passeggiava insieme al suo cane ha sentito un miagolio provenire dal ciglio della strada. Il suono diveniva sempre più acuto e, girando l’angolo, la ragazza ha scoperto ben cinque gattini piccolissimi che si stavano chiaramente disperando.
«Erano troppo piccoli per essere arrivati fin lì da soli e infatti, poco più avanti, c’era una gatta morta, sicuramente a seguito di un incidente», racconta Laura. «Ho messo in sicurezza i piccoli e li ho portati via con me, ma stavolta non potevo tenerli». Laura, infatti, si sta già occupando di altri felini affetti da herpes virus. Portare quei micini così piccoli con sé avrebbe significato mettere a serio rischio la loro salute.
«Allora, ho deciso di chiamare il Comune per chiedere se c’era un modo per aiutare queste creature attraverso di loro. L’operatrice mi ha messa in contatto con la Polizia Locale che, dopo aver preso i miei dati, mi ha detto che sarei stata ricontattata – continua la ragazza – A quel punto, un’amica con cui stavo parlando mi ha detto: “Figurati se ti ricontattano, già sono troppo presi coi guai della viabilità e le multe da fare, ti pare che si preoccupano di 5 gattini orfanelli?”. Certo, il suo discorso non faceva una piega, ma io pensavo “mi hanno detto che mi contatteranno e lo faranno!. Altrimenti avrebbero detto che non era un caso di loro pertinenza, eh!”».
Ed infatti appena qualche ora dopo Laura viene ricontattata e le viene annunciato l’arrivo di una pattuglia. «Sono uscita con il trasportino pieno di occhietti dolci che chiedevano solo di vivere e dietro a quelle due divise ho trovato un esempio invidiabile di umanità e consapevolezza – spiega la ragazza – I due agenti si sono subito resi conto che queste creature erano troppo piccole e bisognose di assistenza per seguire l’iter e attivare la procedura per portarli al canile. Così, si sono prodigati in ogni modo possibile per trovare una sistemazione adeguata a questi piccoli, la cui unica colpa era quella di essere nati da una povera micia randagia».
I due agenti hanno così dato il via a una catena di solidarietà con tantissime telefonate e hanno mandato persino le foto dei gattini ad amici e colleghi con la speranza di trovar loro uno stallo o una famiglia che volesse occuparsene. «Si era creata un’aria quasi magica in quella strada in cui cittadini di questa comunità e forze dell’ordine cooperavano per un unico scopo: salvare quelle piccole cinque vite! Uno dei piccoli è stato subito adottato dalla parrucchiera di zona che passando, ha deciso di portarlo con sé. Un altro è andato ad un altro poliziotto che, vista la foto, ha deciso di prenderlo. E gli altri tre? Eravamo tutti in pena per gli altri tre ma i due poliziotti hanno deciso di portarli in caserma per provare a farli adottare da altri colleghi o comunque, per continuare a cercare una soluzione ottimale per tutelarli», racconta commossa Laura.
«Non so ancora se stasera il trasportino sarà vuoto e se tutti questi piccoli dormiranno tra le braccia dei loro nuovi “genitori” umani. Ma oggi, ho scoperto che possiamo davvero contare per ogni evenienza su chi con umanità e dedizione indossa quella divisa. Grazie alla pattuglia della Polizia Locale della caserma Nomentana di Roma, per aver fatto molto di più del possibile, ricordandoci che persone come loro sono il collante di questa comunità», conclude Laura.
Nel frattempo, due dei gattini non sono riusciti a trovare una famiglia e cercano ancora casa. Ad occuparsene è proprio Laura che è riuscita a creare due ambienti separati tra i piccoli e gli altri felini di cui si prende cura già da tempo.
Fonte: www.kodami.it
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