Un gatto non cerca un padrone ti fa una proposta molto semplice
Un gatto non è un cane, non cerca un padrone e non ti giura fedeltà fino alla fine dei tempi. Il gatto ti fa una proposta molto semplice: di dividere con lui il tuo spazio, ognuno mantenendo la sua libertà e personali inclinazioni. Tu ti occupi del suo vitto, lui ti cura.
Tu lo coccoli quando ha voglia e lui ti ricambia con le fusa, che come è noto hanno una frequenza di vibrazione tra i 20 e i 140 Hz (la quale sembrerebbe giovare alla salute umana, in generale, e al nostro umore, in particolare). E siccome può letteralmente scomparire dalla tua vita senza alcuna fatica, se solo lo volesse, tu sai che se il gatto rimane con te è perché desidera ancora la tua compagnia, o ritiene che la tua cura sia a lungo termine.
Quest’affermazione potrebbe sembrare un po fredda, in realtà è la forma d’amore più bella, vivere insieme ma ognuno nel proprio spazio vitale.
Sentite cosa diceva Kahlil Gibran Il profeta.
Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore:
Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.
Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa.
Il gatto ci sta dicendo la stessa cosa ma questo molti e molti secoli prima.
La mia esperienza.
Quando mi sveglio, la mattina, a volte il gatto per motivi incomprensibili mi cammina addosso per qualche secondo. Zampettando preme punti che al momento mi fanno un male bestia, ma quando finisce la sua strana cerimonia io sono una molla, pronto ad alzarmi dal letto e cominciare la giornata. Una volta mi ha svegliato facendomi strane pressioni sul palmo della mano destra, ogni pressione una fitta di dolore che non vi dico, poi però mi è passato il mal di testa.
Magari sono io che mi invento tutto, e diciamo pure che mi piace pensare che la storia che vi ho raccontato abbia un fondamento scientifico che al momento non riesco a trovare e di cui non esiste alcuna prova. So però una cosa, e la so per certa: quando sono triste lui se ne accorge. Quando mi illanguidisco, e ultimamente mi capita spesso, lui non mi molla un secondo, mi segue come un’ombra, zampetta tra le mie gambe; e a volte è un miracolo se non inciampo nella sua coda e rovino a terra, specialmente di notte quando mi alzo per andare in bagno e nemmeno apro gli occhi.