Un gatto può giocare con qualsiasi cosa: una foglia, il tappo di una bottiglia, una pallina di carta, la coda di un cane, una busta della spesa, un filo qualsiasi (attenti a giacche e tute con la coulisse, potreste trovarvi sulla porta di casa con un gattino appeso da qualche parte…) e, ovviamente, l’immancabile pupazzetto a forma di topo.
Il gatto può anche immaginare che il pupazzetto sia una preda vera e ringhiare a chi si avvicina per togliergliela, dopo che lui l’ha “catturata”. Può fare proprio come i bambini… “Facciamo che…”: “Facciamo che sto giocando ad andare a caccia…”.
Anche tra di loro i gatti simulano degli agguati: si appostano, un po’ nascosti, aspettano concentratissimi che l’altro passi, gli saltano addosso, lo bloccano… I gatti, quando sono soli, possono di punto in bianco spiccare un salto, cercando di afferrare qualcosa che è in aria, ma che, in realtà, non c’è. Sono unici: giocano anche con giocattoli invisibili (specie autonoma, indipendente, creativa e assolutamente anti consumistica, non c’è che dire!).
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