Volontari salvano 60 gatti di un rifugio a Kiev: «Un piccolo miracolo»

Il Movimento UAnimals ha deciso di provare una missione quasi impossibile:evacuare il rifugio WantACat, che ospitava una sessantina di gatti.
Ci sono riusciti, e ora gli animali sono in salvo a Leopoli. Si cerca ora una sistemazione in Germania.

«Un piccolo miracolo» in una città assediata dalla guerra: i 60 gatti dell’associazione “WantACat” di Kiev sono in salvo, almeno per ora, trasferiti in un hub di Leopoli messo a disposizione da un’azienda che produce cibo per animali e che sta collaborando con le associazioni animaliste attive nel Paese in balia del conflitto.

L’evacuazione del rifugio di Kiev è avvenuta grazie alla collaborazione con UAnimals, il movimento umanista per i diritti animali fondato da Oleksandr Todorchuk e Olga Chevganyuk. I volontari che operano nel movimento avevano in programma da diversi giorni di dare una mano al rifugio, ma hanno aspettato a comunicare informazioni per la delicatezza dell’impresa. Che alla fine ha avuto successo. «Ieri abbiamo portato cibo a diversi rifugi di Kiev, e sulla via del ritorno abbiamo deciso di provare a fare un piccolo miracolo – spiegano da UAnimals – Non sapevamo se ci saremmo riusciti, per cui abbiamo aspettato a raccontarlo, ma ora possiamo dire che il rifugio WantACat è stato evacuato e i gatti si trovano a Leopoli».

«La guerra in Ucraina è il peggior incubo per milioni di persone, e sta causando conseguenze orribili per gli animali – scrivevano i gestori del rifugio WantACat i primi di marzo – Per un lungo periodo di tempo la nostra organizzazione no-profit ha lavorato duramente per salvare vite umane e trovare famiglie per gatti senza casa. Un mese fa abbiamo salvato 9 gatti dalla regione di Donetsk, il luogo in cui è iniziata la guerra con l’esercito russo nel 2014.Ora la guerra è contro tutta l’Ucraina, non abbiamo spazi sicuri, piani futuri e nessun tipo di sicurezza».

«Le infrastrutture sono distrutte e molti animali senza casa sono destinati a morire per le strade – spiegavano ancora, disperati, dal rifugio – Molte persone stanno cercando di uscire dal paese con i loro animali, ma non tutti ce la fanno. Alcuni sono bloccati ai confini, altri sono rinchiusi in appartamenti che cercano di sopravvivere. Nessuno era preparato per la guerra, nessuno aveva cibo e acqua a sufficienza prima che iniziasse. Riusciamo a malapena a gestire quello che sta accadendo, ma cercheremo almeno di fare tutto il possibile per salvare i nostri 65 gatti».

L’appello non è passato inosservato: i volontari di UAnimals, portando cibo al rifugio, hanno deciso di provare a portare a termine una missione quasi impossibile, e ci sono riusciti. I volontari hanno caricato i trasportini con i gatti sul furgoncino a disposizione e sono partiti alla volta di Leopoli, dove hanno raggiunto la Kormotech, azienda di Leopoli che ha messo a disposizione i suoi spazi per ospitare i gatti. Le foto delle decine di trasportini sistemati fianco a fianco in quello che sembra un ufficio sono state condivise sulla pagina Facebook di UAnimals, insieme con l’appello a trovare una sistemazione in Germania, dove i gatti dovrebbero arrivare passando dal confine polacco.

articolo di Andrea Barsanti

fonte: www.kodami.it